martedì 21 settembre 2010

Assignment 4

Dopo quasi 6 mesi torno a scrivere sul blog e lo faccio cercando di commentare l'articolo sui feed e sul Personal Learning Environment dell'assignment 4.
Non posso negare che all'inizio la voglia di leggere tutte quelle pagine era poca, perchè vai a pensare che sicuramente sarà qualcosa di noioso, di scolastico, che non ti interessa, e invece sono proprio contento di essermi sbagliato! Proprio cosi perché in queste pagine ci sono riflessioni e chiarimenti, su un fenomeno che ormai ci avvolge completamente, che di rado si riescono a trovare. Il punto che mi ha colpito di più è senza dubbio la serie di metafore con le quali cerca di spiegare cosa sia lo stare online e il coltivare connessioni e in particolare trovo perfetto il concetto di "stare online per crescere, per apprendere, dove colui che apprende è il protagonista che dà forma al proprio ambiente di apprendimento in funzione del progetto che si è prefisso". E a tal proposito penso che la metafora del bosco sia la più delucidante perché è normale sentirsi spaesati e quasi risucchiati dalla grandissima vastità del mondo online se lo viviamo come una grande zuppa di informazioni e di notizie su qualsiasi aspetto della vita e del mondo, è quindi fondamentale trovare la propria strada, il proprio sentiero che ci permetta di non smarrirci in questa "passeggiata nel bosco". E come giustamente ci fa notare, il mondo online, proprio come un vero bosco, è fatto di cose vive, di connessioni sempre attive...come questo mio blog che apparentemente è stato fermo per 6 mesi ma in realtà era uno dei tanti nodi che ha messo in contatto il mio sentiero con quello di un' altra persona!
Come ha ragione quando dice che dobbiamo sapere ascoltare le testimonianze del passato, quelle storie (che poi storie non sono, ma sono la vita) di quelle persone che avevano a che fare quotidianamente con le cose vive ,con le connessioni "calde" come le chiama uno studente in un post...e posso veramente ritenermi fortunato perchè vengo da una famiglia che al grande caos dei centri commerciali ha sempre preferito una giornata in campagna o una passeggiata nel bosco, vengo da una generazione di cacciatori che al contrario di quanti molti pensano sono i veri amanti della natura, coloro che senza tante chiacchiere e tante ostentazioni contribuiscono alla cura di questo patrimonio immenso che è la nostra terra...e mi rendo conto che è necessario non fare morire quel sapere che oggi sembra racchiuso soltanto nelle parole di un vecchio.
Queste pagine mi hanno arricchito molto, mi hanno fatto capire quale sia l'approccio migliore per sfruttare al meglio questa biblioteca immensa che abbiamo quotidianamente a portata di mano e che troppo spesso non sfruttiamo adeguatamente. Grazie prof!

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